L'azienda

Cultura e comfort nel verde toscano

Castello Della Mugazzena
La filosofia

« Vorrei preservare questo territorio di straordinaria bellezza, partecipando alla conservazione e alla valorizzazione delle sue risorse naturali, raccontare una storia millenaria attraverso i frutti di una terra così generosa e misteriosa allo stesso tempo.

Vorrei creare un luogo remoto e protetto, dove chiunque possa vivere un’esperienza magica e piena di charme che coinvolge tutti i sensi, dove l’ospite sia accolto con tutte le attenzioni »

Il Titolare

Santo Gentilcore

L'Azienda

L’azienda si estende per centoquaranta ettari in un ambiente ricco di biodiversità; oltre ai vigneti, comprende quercete e un bosco di castagni con piante centenarie sulla collina nelle cui vicinanze si erge il castello di Giovagallo, dimora di Moroello Malaspina e Alagia Fieschi (ricordati da Dante nella Divina Commedia).

Inizialmente è nata come un’azienda agricola per l’allevamento dei cavalli da salto ostacoli poi, con grandi investimenti e un impegno costante, si è portato avanti un progetto di più ampio respiro per preservare e valorizzare questo territorio.

Si è provveduto non solo a riqualificare le vestigia delle antiche costruzioni, per creare una struttura agrituristica e offrire benessere e tranquillità in un ambiente incontaminato, ma anche all’acquisto di nuovi terreni coltivati a vigneto, e alla ristrutturazione di una vecchia cascina per ricavarne una cantina e cominciare a produrre un vino di grande qualità che potesse esprimere fedelmente la vocazione di questo luogo magico.

L’azienda è interamente gestita secondo i dettami dell’agricoltura biologica: si eseguono trattamenti con zolfo e rame, e la difesa è incentrata su tecniche biologiche (diffusori di ferormoni).

La Storia
Della Nostra Terra

1559 - La Nascita del Borgo di Tresana

Il borgo di Tresana, sorto intorno ad una fortificazione longobarda, si sviluppò fino a divenire, nel 1559, un marchesato indipendente sotto i Malaspina, e fu protagonista di un’intricata storia di falsari e insurrezioni popolari.

Il Castello della Mugazzena (dal quale prende il nome l’azienda), con il suo splendido torrione medioevale, era in origine il fortilizio del generale Mugazzena.

Dopo aver lavorato con soddisfazione come chirurgo tanti anni a Milano, ha deciso di cambiare vita e seguire il richiamo della terra. Il ricordo degli anni felici passati in campagna con il nonno paterno, viticoltore e grande appassionato di Falanghina, lo hanno spinto a cercare un luogo dove potersi riappropriare, in una sorta di ritorno alle origini, di quei ritmi perduti.

Santo è rimasto folgorato dalla Lunigiana e in particolare da questa zona ancora inesplorata e lontana dal passaggio dei turisti.

Ha comprato un rudere per costruire una casa di villeggiatura, e la struttura, vincolata dalla Soprintendenza alle Belle Arti, è stata oggetto di un attento restauro conservativo – che ha richiesto quattro anni – teso a rispettarne lo stato originario. E dato che nutre un profondo amore per gli animali, ha deciso anche di creare un’oasi di ripopolamento per uccelli in via di estinzione e un allevamento di cavalli da salto ostacoli.

Santo ha deciso di produrre vino, come suo nonno prima di lui.

Così, oggi, il suo progetto non è più soltanto quello di costruirsi un rifugio per sé e la sua famiglia, ma il suo impegno è diventato quello di preservare e valorizzare un territorio ricco di storia e tradizioni in una natura incontaminata.

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